Il corridore giamaicano Usain Bolt (30 anni) è l’uomo più veloce al mondo. Ed è ben contento di onorare Dio anche su Twitter.
Nove volte campione olimpico, undici volte campione mondiale, imbattibile sui 100 e 200 metri piani e nella staffetta 4×100. Nel 2016 ha difeso il titolo a Rio, dove non ha avuto rivali. Nel 2009, per le sue prestazioni eccezionali, ha ricevuto in dono un pezzo originale del muro di Berlino, alto più di tre metri, con dipinta la sua immagine.
Ma, nonostante i guadagni da capogiro, le medaglie e perfino il pezzo di Muro, Usain Bolt rimane con i piedi per terra perché ha capito a chi deve il suo successo, e lo sottolinea regolarmente sui social network, in particolare attraverso il suo account Twitter.
Bolt, che è cresciuto in un piccolo paese giamaicano senza acqua corrente, è grato a Dio per le grandi e per le piccole cose. Su Twitter condivide la sua gioia: scrive «Ringraziate per il nuovo giorno», cita il “Padre nostro”, oppure versi simili a questo: «Anche se andassi per la valle più buia, di nulla avrei paura, perché tu resti al mio fianco» (Salmo 23).
Fonte: christiantoday.com
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