FEDE PERSONE

Quando la fede supera la paura

Aprile. Ero da sola, in sala d’aspetto, per un controllo medico, per una una visita di routine per quel solito problemino che da ormai un decennio mi accompagna, niente di grave o pericoloso. Però dato il mio trasferimento e dato il cambio medico, questa volta la dottoressa aveva optato per fare una risonanza magnetica alla testa, nonostante mi avessero detto in passato che non sarebbe più stato necessario.

Aprile. Ero da sola, in sala d’aspetto, per un controllo medico, per una una visita di routine per quel solito problemino che da ormai un decennio mi accompagna, niente di grave o pericoloso. Però dato il mio trasferimento e dato il cambio medico, questa volta la dottoressa aveva optato per fare una risonanza magnetica alla testa, nonostante mi avessero detto in passato che non sarebbe più stato necessario.

Entro dalla porta, la dottoressa mi fissa intensamente e io sorrido e con assoluta tranquillità rispondo in modo energico di sentirmi bene e di essere in forma. In modo sempre guardingo, e sommesso, il medico prende parola e mi mostra un’immagine della mia testa facendomi vedere una grande massa nera che non doveva stare là. In un secondo il mio mondo si è fermato e facevo fatica a concentrarmi. La dottoressa che non era una specialista di quella problematica, dopo il mio assenso, si accingeva subito nel contempo ad organizzare un appuntamento con il primario di neurochirurgia, il prima possibile, per capire cosa fare in merito.

15 giorni di attesa prima della visita, ma oramai l’avevo vista una pallina di 3 cm proprio in mezzo al cranio, altezza occhi ma ben centrata nella testa. Cavernoma il nome scientifico, una malformazione benigna di vasi sanguigni che però può causare non pochi problemi.

Non posso dirvi quale frastuono dentro di me si sia creato in un secondo, qualcosa di pesante, mi mancava il fiato e la notte non riuscivo a dormire, piangevo ed ero davvero infintamente triste.

Fino a quando…

trovato la pace

Fino a quando ho deciso di affrontare il problema, io sapevo cosa dovevo fare, conosco già da anni chi mi può aiutare in qualsiasi situazione difficile, così la seconda notte sono andata da Dio e ho pregato, ho dato a lui le mie preoccupazioni ed ogni mia angoscia, ho 2 bambini piccoli e li affidavo a lui, la mia vita, tutto.

E da qui in poi tutto è cambiato, è iniziata un’altra storia, ed è per questo che devo assolutamente raccontare questa mia vicenda.

In sostanza, la protagonista è stata LA PACE.

La pace che sorpassa ogni conoscenza e ragione mi si è attaccata addosso e mi ha accompagnato in ogni cosa, in ogni notte, in ogni momento organizzativo, nella mia vita quotidiana.

Dalla paura alla tranquillità, in modo sereno ho aspettato la visita del medico, che mi confermava che dovevo operarmi, perché pur se un problema di natura benigna era grandemente problematico per le dimensioni e per i sanguinamenti che procurava e in breve tempo mi avrebbe creato danni alla parola e successivamente motori.

Ero tranquilla ed ho accettato subito di sottopormi all’intervento nei mesi a venire.

Le persone che incontravo non credevano che dovessi sottopormi ad una craniotomia, ero troppo rilassata.

Devo dire onestamente che speravo in una guarigione diretta da Dio ed ho pregato molto in merito. Volevo sperimentare un miracolo eclatante che mi avrebbe portato in giro per il mondo a testimoniare l’avvenuto e a by passare l’operazione.

Ma anche se il 13 luglio mi sono alla fine operata, non posso non affermare di essere stata oggetto del grande amore di Dio e dalla sua cura eccezionale.

Infatti, invece di un miracolo ne ho sperimentati tanti.

Oltre al dono della pace, ho avuto la grazia di trovare un bravo dottore che ha rimosso interamente tutto il Cavernoma, non ho subito alcuna complicanza durante l’intervento e in solo 2 giorni (dai 7 preventivati) ero fuori dall’ospedale, non avuto bisogno di alcuna fisioterapia e non ho riportato danni alla parola né alla memoria delle parole (il quale era il rischio più grande). Ho ripreso in breve tempo la vita quotidiana ed ogni funzionalità, compresa la cura dei miei bambini. Mio marito da canto suo è stato anche sostenuto ed è riuscito a sopperire ad ogni bisogno dei bambini quando non c’ero e a sostenermi quando sono tornata.

Ad ogni modo ho sentito tanto affetto da parte della chiesa e sono stata davvero sostenuta in preghiera e voglio ringraziare di cuore per questo, ho sentito addirittura di cari che hanno pregato di notte per me e ne sono davvero grata perché ogni preghiera conta e si sente in modo tangibile.

Infine voglio incoraggiare chiunque si trovi in qualche situazione opprimente o difficile, che si sente appesantito, di portare quel fardello a Dio perché è vero come dice Giovanni 16:33 che nel mondo avremo tribolazione ma dobbiamo farci d’animo perché Gesù ha vinto il mondo. Dio è con noi e ci lascia la sua pace.

Se hai anche tu stai vivendo una situazione difficile e vorresti ricevere preghiera, chiamaci, siamo pronti a pregare per te, ed aiutarti ad affidare i tuoi pesi a Dio.